L’emergenza sanitaria data dal Coronavirus coglie le famiglie e le donne in attesa di un bambino in un momento già di per sé molto delicato, in quanto caratterizzato da profonde trasformazioni ed instabilità.
I futuri genitori in questa importante fase vanno incontro a profondi cambiamenti sia a livello di assetto personale interno che di nucleo famigliare. Un nuovo arrivo determina necessariamente una riorganizzazione delle proprie strutture di significato, dei ruoli e delle relazioni all’interno della famiglia.
Tutti questi importanti mutamenti fanno sì che l’attesa di un figlio sia normalmente accompagnata da molte preoccupazioni e, alle più tipiche di questo periodo, si aggiungono le ansie relative al rischio contagio da Covid e le correlate problematiche economiche. Ci si sente ancor più vulnerabili, impotenti e non preparati.
Per quanto riguarda gli aspetti di prevenzione, di trasmissibilità del Coronavirus e le buone prassi da seguire si possono consultare i siti dell’Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute, ma quali sono i vissuti e i risvolti psicologici delle prossime figure genitoriali?
Innanzitutto è importante riconoscersi e concedersi il bisogno di chiedere aiuto per eventuali dubbi o timori. Questi vissuti, se non elaborati, potrebbero portare a esperire un alto grado di stress emotivo e disturbi di ansia che possono fungere da fattori di rischio per l’insorgenza della depressione post-partum della mamma e avere delle conseguenze sul nascituro. D’altro canto, però, possiamo aggiungere che questa condizione se accettata ed accolta potrebbe attivare una resilienza che diversamente non si sarebbe attivata.
La donna in gravidanza si trova in una condizione dove riemerge anche la propria dimensione di figlia e l’isolamento dato dalle misure preventive che si devono mettere in atto fa venire meno quella necessità di condivisione e contenimento tipica di questa fase della vita, amplificando ulteriormente i vissuti di incertezza e ansia.
Innanzitutto è fondamentale sapere che è normale sentirsi spaventati e queste sono alcune delle molteplici preoccupazioni che possono emergere, rendendo però la maternità una stagione non così luminosa come la si era immaginata.
Quali sono le strategie da mettere in atto per viverla nel miglior modo possibile?
Non tenetevi tutto dentro. Condividete con il partner e la famiglia i vostri vissuti. Mantenete i contatti attraverso la tecnologia. Ritagliatevi del tempo per attività rilassanti e che vi piacciano, quale l’ascoltare musica, yoga, mindfulness, attività sportive di bassa intensità. Diminuire lo stress materno è molto importante anche per il nascituro stesso. Mantenete uno stile di vita sano e se ne sentite il bisogno non abbiate paura di chiedere aiuto. Parlarne permette di prendere sin da subito nella giusta considerazione quello che potrebbe successivamente rivelarsi un fattore di rischio per un problema più sostanziale.
Per supporto psicologico online:
Dott.ssa Jessica Combi
Psicologa e Psicoterapeuta
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