Per Procreazione Medicalmente Assistita (la PMA) si intende l’insieme di tecniche chirurgiche, ormonali o farmacologiche, che hanno lo scopo di aiutare gli individui a superare le difficoltà procreative causate dall’ infertilità di uno o entrambi i partner.
È normata dalla legge n. 40/2004, che stabilisce che tutti i centri che si occupano di PMA (procreazione medicalmente assistita) in Italia devono assicurare ai propri pazienti la possibilità di accedere a momenti di consulenza di coppia o supporto psicologico in qualsiasi fase del trattamento, anche quando questo si è concluso, indipendentemente dal risultato.
L’infertilità è un fenomeno complesso e variegato e necessariamente devono essere presi in considerazione tutti i suoi aspetti compresi quelli psicologici e, come tale, può essere considerato a tutti gli effetti un’esperienza traumatica e quindi va gestita di conseguenza. La condizione di infertilità e i trattamenti che vengono messi in atto possono portare a delle serie conseguenze psicologiche, che, se non trattate adeguatamente rischiano di compromettere il legame e la qualità della relazione della coppia stessa.
L’infertilità può essere definita come una “crisi di vita” che travolge su differenti piani esistenziali sia la persona che la coppia dando luogo a vissuti di stress, frustrazione, senso di inadeguatezza e anche perdita.
Le tecniche di PMA e i possibili fallimenti fanno sì che la coppia passi repentinamente da una condizione di speranza a una di rassegnazione e anche di solitudine e sofferenza. L’impatto sul rapporto di coppia di tutto questo percorso è elevatissimo e più a lungo si protrae più tende ad aumentare anche in funzione del numero degli insuccessi accumulati.
L’esperienza dell’infertilità può dare luogo a uno stato di stanchezza fisica ed emotiva in ogni sua fase. Durante l’attesa dell’esito si prova ansia e timori a causa dell’impossibilità di prevedere e controllare il risultato. Quando il trattamento risulta non essere andato a buon fine la coppia è chiamata a confrontarsi con l’insuccesso che provoca dolore e sofferenza, la cui entità varia in base alle caratteristiche di personalità degli individui coinvolti, dal legame di coppia e anche dal numero di tentativi non riusciti fin lì accumulati.
Poniamo ora invece il caso in cui l’esito dei trattamenti è stato positivo e il concepimento è avvenuto. Dopo un iter così complicato, dove l’investimento della coppia in termini di risorse, energie, tempo, denaro è stato così ingente, come viene vissuta la gravidanza? Le difficoltà vissute in qualche modo influiscono? La risposta è si, infatti di solito la gravidanza viene vissuta come una gravidanza premio. La gioia e la soddisfazione si affiancano e si scontrano con l’ansia e l’angoscia di una possibile perdita e tutto questo rende il periodo dell’attesa e non solo un periodo difficile da gestire.
L’intervento psicologico in questi casi avrà infatti come primo obiettivo quello di normalizzare la gravidanza accompagnando la coppia nella transizione da uno stato di precedente infertilità a uno di gravidanza e maternità.
Se la transizione alla genitorialità è un evento molto delicato in tutte le coppie, in quanto comporta molteplici cambiamenti e adattamenti psicologici, lo è ancora di più per coloro che arrivano da un iter di PMA.
Sebbene ci siano ancora poche ricerche su questo specifico argomento quelle esistenti rilevano che spesso questi genitori hanno livelli d’ansia molto elevati che inevitabilmente hanno un impatto sulle relazioni e il modello di attaccamento, che poi sarà un argomento che vedremo nello specifico, che si crea con il figlio.
La paura che li ha accompagnati durante il percorso se non elaborata e gestita può renderli dei genitori iperprotettivi. I bambini nati dopo iter così complessi è come se fossero più vulnerabili agli occhi dei loro genitori.
Per tutti questi motivi un intervento psicologico, che fornisca supporto e rassicurazione e che può essere integrato da tecniche di rilassamento e mindfulness, molto utili in questi casi, risulta veramente importante in ogni fase del trattamento.
Per supporto psicologico a Milano e online:
Dott.ssa Jessica Combi
Psicologa e Psicoterapeuta
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