È iniziata la “fase due” e all’incertezza che contraddistingue questo virus e il periodo storico che stiamo attraversando si aggiunge anche la preoccupazione riguardo a cosa accadrà in questa ripresa, seppur graduale, delle attività.
All’inizio del lockdown il tema più sentito è stato sicuramente quello della perdita della libertà e del conseguente senso di oppressione per le regole stringenti che ci sono state imposte a tutela della nostra salute.
Queste direttive, infatti, se da un lato hanno rivoluzionato le nostre giornate dall’altro hanno abbassato l’ansia di essere contagiati. Ora, invece, il vissuto della maggior parte delle persone sta cambiando.
La grande voglia di uscire, di riprendere i contatti con le persone care e le attività di prima si contrappone con la paura che questo parziale allentamento delle regole possa mettere a rischio la salute nostra e delle persone che ci circondano.
Ne consegue un incremento della paura e dell’ansia. In particolare se da un lato c’è il desiderio di tornare a una vita più simile a quella di prima, sempre nel rispetto delle regole igieniche e di distanziamento sociale che dovremo mantenere, in realtà per molti sembrerebbe prevalere una vera e propria paura dell’altro.
Se nella fase 1 era prioritario preservare la salute, ora riemergono anche le problematiche economiche, lavorative e della gestione dei bambini e adolescenti a casa.
Come possiamo affrontare il post lock-down?
Vero è che non sappiamo quando potremo tornare alla vita di prima, in quanto la realtà esterna è cambiata ma anche tutti noi lo siamo, questo periodo di isolamento ci ha consentito di stare più con noi stessi e di conoscerci meglio, ora forse dovremo cambiare ottica cercando di pensare a questo momento più che a una vera e propria ripresa a un riadattamento alla realtà esterna.
Entrare in contatto con le proprie emozioni, focalizzarsi sul presente, accettare la realtà pensando a quanto già siamo stati capaci di superare, ricordandoci sempre che non saremo sempre protetti dalle mura domestiche, ma lo siamo dalle regole di distanziamento sociale e dai dispositivi di protezione. Tutti questi saranno alcuni degli accorgimenti che ci aiuteranno a gestire al meglio questa nuova fase.
In ultimo, ma non certo per importanza, qualora le difficoltà esperite siano molto forti, non avere paura di chiedere aiuto a uno psicologo.
Per supporto psicologico online:
Dott.ssa Jessica Combi
Psicologa e Psicoterapeuta
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